Oggi vi porto con me partendo proprio da Nuit a Pleiney. Una escursione a Citrin è un po’ faticosa, soprattutto per chi, come me, non è molto allenato. Il fascino, però è anche questo.

Qualche cenno di storia.
“L’acqua di Citrin, classificata tra quelle minerali, acidule e carbonate, alcaline, terrose, fredde, giudicata ottima acqua potabile e dal punto di vista batteriologico, praticamente pura, alla sperimentazione clinica e farmacologica ha dimostrato di essere dotata di proprietà digestive, diuretiche e di agire favorevolmente nei casi di stitichezza ostinata e di anemia, a condizione che l’assunzione sia fatta direttamente alla fonte.” (Relazione università di geologia, chimica e fisica di Torino – ufficio igiene Aosta – istit. patologia speciale medica e metodologica dell’univ.Torino).
L’origine del nome
Il nome ha diverse possibili provenienze: etnica da Celtoliguri o Ceutrones, romanica da Citronia, francese da Citrin, per le tracce di colore giallo lasciate dall’acqua.
Chi ha fiato e gambe può proseguire costeggiando l’Alpe Citrin di Meiten ed attraversando l’Alpe Citrin Damon. Poco prima di raggiungere il valico, in corrispondenza di un incrocio, si trascura il segnavia n° 8A, che conduce al lago di Citrin, e si continua a sinistra sul solito sentiero, n°8, fino a raggiungere il colle.
L’itinerario è parte della Via Alpina.
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